Santi e meteo d’altri tempi: ce ne parla Rita Cristina Manfro
Rita Cristina Manfro autrice del libro “Meteo d’altri tempi” in diretta questa mattina durante “La Sveglia di Chiara”.
Dall’antichità, l’uomo è affascinato dai fenomeni meteorologici, attribuiti alle divinità irate o capricciose, che cercava di mitigare con sacrifici e offerte. Fino al Medioevo le previsioni si elaboravano osservando i pianeti e le stelle, con istruzioni utili per eserciti, marinai e agricoltori. Dal Rinascimento, grazie a grandi viaggi in nave e a studiosi come Leonardo, Galilei, Torricelli la meteorologia si sviluppa in maniera più scientifica. La sconfitta di alcune grandi battaglie poi, a causa dei fenomeni atmosferici avversi, ha spinto la ricerca alla creazione dei primi servizi di previsione meteorologica. Solo nel ‘900 grazie a nuovi strumenti e a nuove scoperte scientifiche si riusciranno ad elaborare previsioni meteo, con discreto margine di attendibilità.
Ma come venivano percepite le manifestazioni del tempo dalle genti di montagna? L’obiettivo della ricerca di Rita Cristina Manfro è stato quello di testimoniare come i montanari cercassero di fare le previsioni del tempo, osservando attentamente i segnali che la natura ancora oggi fornisce.
Questa mattina l’autrice ci ha parlato di Santi nei proverbi e di Santi climatici invocati per avere particolari condizioni meteo favorevoli o per scacciare quelle avverse.
Qualche sempio?
San Sebastiano (20 gennaio) ha la viola in mano
Se c’è il sole alla Candelora (2 febbraio) neve, neve e neve ancora! Se piove il giorno di Sant’Anna (26 luglio) è tutta manna!
Contro le inondazioni: Sant’Orso (1 febbraio)
Per il tempo buono: San Sereno di Marsiglia (11 agosto)
Contro le valanghe: Santa Bibiana (2 dicembre)
Contro le catastrofi naturali: San Rocco (16 agosto)
Per saperne di più potete riascoltare le parole di Rita Cristina Manfro, in diretta questa mattina a radio Dora: