Covid-19 e commercio: la parola a Patrizia ferrarini, responsabile dell’ASCOM Confcommercio di Susa.
La battuta di arresto a causa dell’emergenza coronavirus ha colpito duramente l’economia italiana. E per quanti speravano mancassero ormai pochi giorni alla ripartenza, il premier Conte varerà il nuovo decreto domani, confermando il lockdown, rinviando l’inizio della cosiddetta fase 2. Si prospettano critici gli scenari futuri: un punto di Pil se si riparte a giugno, ma si potrebbe arrivare a tre punti di Pil se l’orizzonte temprale dovesse spostarsi a ottobre. L’effetto Coronavirus sul giro d’affari dei commercianti rischia di essere dolorosissimo, secondo gli esperti dell’ufficio studi di Confcommercio. E a soffrire di più, a Torino e in Piemonte, sarebbero il turismo, la ricettività e la somministrazione.
Ci troviamo di fronte a una profonda sofferenza economica che ha travolto le piccole e medie imprese del terziario, con punte estremamente negative per quanto rigurda il settore del turismo, la somministrazione e l’abbigliamento, mentre continua la corsa delle grandi piattaforme dedicate all’e-commerce.
Criticità e problemi diffusi anche sul nostro territorio, ne abbiamo parlato questa mattina con Patrizia Ferrarini, responsabile dell’ASCOM Confcommercio di Susa: