Emisfero Sud, latitudine 13 gradi. Qui, sulle Ande peruviane a pochi chilometri da Cusco, antica capitale dell’impero Inca, l’aggravarsi delle condizioni ambientali fa da sfondo agli interrogativi di Alberto e Mauro, due indigeni Q’eros che si domandano perché la terra non dia più i frutti di una volta. Forse è colpa loro? Forse non si sono presi adeguata cura della Madre Terra? Poco distante intere montagne vengono sventrate in cerca di rame da alcune delle più grandi imprese minerarie del mondo. Il clima che cambia e la distruzione del paesaggio lasciano poche alternative alle
popolazioni indigene delle Ande.
Il film, realizzato nell’ambito del bando Frame Voice Report che ha coinvolto il mondo del giornalismo e della cooperazione piemontese, mette in luce il contrasto tra lo sviluppo “affamato di terra” e quello proprio di una cultura che sa che la terra non va sfruttata, ma accudita. Forse proprio nei semi piantati da un’antica tradizione si può trovare la speranza di domani: saremo in grado di ascoltare?
Ne abbiamo parlato proprio col regista Manuel Peluso e l’autore Francesco Garello che insieme alla producer Anna Catella hanno realizzato questo lavoro visibile per la prima volta su cinemambiente.it fino a domenica 31 maggio.
Il documentario è stato realizzato in collaborazione con Movimento Sviluppo e Pace nell’ambito del progetto Frame, Voice, Report! del Consorzio delle Ong Piemontesi.