La Regione Piemonte appoggerà la provincia di Alessandria nello studio tecnico per valutare l’impatto ambientale e quindi smontare il piano di Sogin che intende creare un Sito Nazionale Unico in provincia di Alessandria dove stoccare le scorie nucleari sparse per l’Italia.
Da una prima valutazione si tratterebbe di circa 78.000 m3 di rifiuti radioattivi. La promessa della Regione è stata fatta durante un incontro che si è tenuto ieri sera con il Presidente della Provincia di Alessandria, Gianfranco Baldi, che sta già convocando già per martedì prossimo una riunione tecnica con i sindaci dei 6 comuni identificati da Sogin in provincia di Alessandria con la partecipazione di esperti in materia nucleare e Arpa.
L’idea base è smontare pezzo per pezzo con delle motivazioni scientifiche inconfutabili l’impossibilità di aumentare il livello d’inquinamento ambientale in un’area qualunque della Provincia di Alessandria. L’on. Riccardo Molinari (Lega) chiede di rinviare ogni decisione a dopo l’emergenza Pandemia Covid.
Il movimento “No al deposito nucleare nazionale” ha intanto indetto un’assemblea pubblica per venerdì 15 gennaio alle ore 17,30 presso il Laboratorio Sociale di via Piave 63 ad Alessandria.
Abbiamo ascoltato le parole di Egio, attivista e portavoce del laboratorio sociale. Qui il podcst dell’intervista: