Stupisce come la montagna e i parchi diventino un rifugio in tempi di emergenza. Un vero rifugio, un ventre materno cui tornare, al quale non si pensa durante la quotidianità ma – sepolto al fondo dell’anima e inavvertito per anni – appena c’é davvero bisogno, torna a galla e indica una meta da raggiungere. Sbagliato in questo momento, ma indicativo della nostra incancellabile appartenenza.
Da questa riflessione è partita la nostra intervista di oggi nel programma La Sveglia di Chiara, ospite il guardiaparco dei Parchi Alpi Cozie Luca Giunti.
Una riflessione su come la natura si sia riappropriata dei suoi spazi, normalmente occlusi dalla presenza dell’uomo, in tempi incredibilmente brevi, a causa dello stop forzato di movimenti e mestieri voluto in questo periodo di emergenza.
Ed è così allora che i rospi attraversano le strade incolumi, i caprioli si portano fiduciosi sugli sterrati e ucellini di ogni tipo invadono alberi e parchi cittadini.
Tutto questo, unitamente ad altri pensieri che ci ha esposto Luca Giunti, forse dovrebbe farci pensare ad un “dopo emergenza” con un’attenzione più consapevole e attenta all’ambiente che ci circonda.
Potete riascoltare la nostra intervista qui: