Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo: la parola al Professor Andrea Canu
Bullismo e cyberbullismo sono le minacce più temute dagli adolescenti italiani, subito dopo violenze sessuali e droghe. Ma per i maschi nella fascia di età tra i 13 e i 15 anni il bullismo sale al secondo posto dopo le droghe.
Con il termine bullismo s’intende definire un comportamento aggressivo ripetitivo nei confronti di chi non è in grado di difendersi. Solitamente, i ruoli del bullismo sono ben definiti: da una parte c’è il bullo, colui che attua dei comportamenti violenti fisicamente e/o psicologicamente e dall’altra parte la vittima, colui che invece subisce tali atteggiamenti.
Il cyberbullismo è invece il fenomeno più diffuso in cui i ragazzi si imbattono online. Il problema è che però non viene facilmente percepito in quanto tale. E’ difficile identificare vittima e bullo e per loro stessi identificarsi come tali. In giovane età viene tutto preso come uno scherzo, anche se si può innescare un meccanismo perverso in brevissimo tempo.
E’ possibile arginare questi fenomeni? Quali percorsi sono previsti per rieducare i bulli? Cosa si deve fare quando si è vittime di bullismo?
A queste domande ha risposto il Professor Andrea Canu, referente prevenzione bullismo e cyberbullismo dell’Istituto Comprensivo di Carignano, in diretta questa mattina durante “La Sveglia” di Chiara: