Oggi abbiamo avuto l’onore ed il piacere di ospitare ai nostri microfoni del “Drive Time” il grandissimo comico, scrittore ed attore Giobbe Covatta che, oltre a divertenti aneddoti e riflessioni, ci ha parlato del suo spettacolo “6 gradi“. L’evento, all’interno della rassegna di Borgate dal vivo, verrà portato in scena questa domenica 7 agosto alle ore 21 all’Alveare Verde di Avigliana (Corso Laghi 151/A).
Il numero sei (da cui il titolo “6 gradi”) ha un forte significato simbolico: rappresenta l’aumento in gradi centigradi della temperatura del pianeta Terra. Tutto ciò cui si assiste nel corso dello spettacolo è collocato nel futuro, in periodi storici nei quali la temperatura media della terra sarà aumentata di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi rispetto alla situazione attuale.
I personaggi che vivono in queste epoche non sono ipotetici sconosciuti: sono i nostri discendenti, figli, nipoti o pronipoti, e avranno ereditato da noi il patrimonio economico, sociale e culturale, ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato. E come sarà quel mondo? Il grande comico napoletano se lo è chiesto: modelli matematici applicati all’ecologia creati con solide basi scientifiche inducono a pensare che i nostri più stretti discendenti avranno seri problemi e si dovranno adattare a (soprav)vivere in un pianeta divenuto assai meno ospitale, se non si risolveranno i problemi dell’ambiente, della sovrappopolazione e dell’energia sin da oggi.
Certo, l’uomo non perderà il suo ingegno; Covatta si diverte ad immaginare le drammatiche e stravaganti invenzioni scientifiche, sociali e politiche, che l’umanità metterà a punto per far fronte a una drammatica emergenza ambientale e sociale. Ne emergeranno personaggi di grande verve comica indaffarati a realizzare all’ultimo momento quello che noi avremmo dovuto fare da anni. Con una possibilità da tenere in considerazione: probabilmente i nostri discendenti ce l’avranno un po’ con i loro genitori, nonni e bisnonni; forse ci giudicheranno severamente e probabilmente troveranno estremamente ridicolo e pericoloso il nostro modo di vivere.
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