Il lavoro agile o smart working, introdotto con la legge 81/2017, costituisce una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato – diversa dal cosiddetto telelavoro – stabilita con un accordo tra datore e dipendente, che non prevede vincoli di orario o di luogo di lavoro ma la possibilità di usare strumenti tecnologici per l’attività lavorativa. La prestazione si svolge in parte all’interno dell’azienda, in parte all’esterno (in un luogo scelto dal dipendente, non necessariamente la sua abitazione). Lo smart working si sta diffondendo con grande velocità e proprio in questi giorni sono state varate dal Governo proroghe e novità. Ne abbiamo parlato col dottor Massimiliano Gerardi, consulente del lavoro, socio dello studio &Plus, presidente dell’Associazione Nazionale consulenti del lavoro sindacato unitario a livello provinciale e consulente tecnico del Tribunale.
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