Domenica 26 maggio elezioni europee, regionali e comunali.
Come si vota? facciamo chiarezza!
Domenica 26 maggio dalle 7 alle 23 gli elettori di 826 comuni piemontesi si troveranno in mano la bellezza di tre schede: una per le elezioni europee, una per le regionali e una per le comunali. Su ciascuna si dovranno seguire regole diverse, con il rischio di sbagliare rendendo nullo il proprio voto.
Facciamo un po’ di chiarezza allora per evitare errori!
Elezioni regionali.
Cominciamo dalla Regione, scheda verde. Si vota il Presidente, ma si può anche barrare una lista e indicare una sola preferenza. E’ possibil anche esprimere un voto disgiunto: si può votare tracciando un segno sul simbolo di una lista provinciale e un altro segno sul nominativo o sul simbolo del candidato Presidente della Giunta non collegato alla lista provinciale votata. Il voto in questo caso è attribuito sia alla lista che al candidato Presidente della Giunta votato e alla sua lista regionale.
Elezioni europee.
Per le europee la scheda è grigia, il voto si esprime tracciando sulla sceda una segno X sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta. E’ possibile esprimere da uno a tre voti di preferenza per candidati compresi nella lista votata. Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza.
Elezioni comunali.
La scheda elettorale è blu. Nei comuni con meno di 5 mila abitanti oltre a votare il Sindaco, tracciando un segno X, si può esprimere una sola preferenza. Se però il comune ha più di 5 mila abitanti è possibile esprimere due preferenze, ma in quel caso bisogna indicare un uomo e una donna, altrimenti la seconda preferenza verrà annullata.
Le preferenze in tutti i casi si esprimono scrivendo negli appositi soazi il cognome (oppure nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.