Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.
Oggi a #quellocheledonnenondicono abbiamo iniziato così. Con una poesia abbiamo voluto rendere omaggio ad una donna italiana, una poetessa del Novecento, che ha lasciato una grande impronta con le sue meravigliose opere: Alda Merini.
Una donna fragile e forte. Una donna con una vita travagliata, una madre che ha dovuto fare i conti con i suoi numerosi demoni ma che non ha mai perso di vista il suo grande amore, la sua grande passione. La poesia.
Ne abbiamo parlato nel consueto appuntamento, nel programma La Sveglia di Chiara, con la Dott.ssa in psicologia Valentina Sità.
Potete riscoltare la nostra intervista qui: