Trichinellosi in Val di Susa. La parola al Presidente di Coldiretti Torino
Sale il numero di persone contagiate dalla trichinellosi in Val Susa, dovuta al consumo di carne cruda collegata soprattutto a insaccati di selvaggina, prevalentemente di cinghiale, preparati artigianalmente in casa. Il parassita è presente negli animali e si trasmette tramite consumo alimentare di carne cruda (o molto poco cotta). Il primo allarme era scattato subito dopo Capodanno, quando una ventina di persone era finita in ospedale con i sintomi tipici: diarrea, edemi, dolori muscolari, febbre, problemi gastrointestinali. Ora i casi sono diventati più del doppio:si parla di una cinquantina di persone, anche se quasi tutte sono parenti o amici, che hanno dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale e dei medici.
Non c’è dunque alcun allarme generale sugli insaccati di cinghiale dei capi controllati ma solo un appello, anche da parte dell’Asl To3, a porre più attenzione al “fai da te” quando si parla di lavorare questo tipo di carni. E’ quanto ribadito da Fabrizio Galliati, Presidente di Coldiretti Torino.
Gli esami dell’Istituto Zooprofilattico su salami e insaccati appartenenti alle persone che hanno riscontrato problemi di salute sono infatti risultati positivi: sembra che un gruppo di amici cacciatori abbia macellato in modo casalingo alcuni cinghiali cacciati e poi li abbia regalati a parenti e amici, tutti finiti in ospedale.
La prassi prevede che, anche in caso di macellazione casalinga, si richiedano i controlli per essere sicuri che non vi sia un caso di trichinellosi. Per anni il parassita era scomparso, quindi si era persa questa abitudine, ma nel 2017 c’era stato un nuovo caso che avrebbe dovuto allarmare i cacciatori.
Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, conclude: “Questo caso preoccupa, soprattutto se collegato all’ormai eccessiva e incontrollata presenza di cinghiali e di altri selvatici sul nostro territorio che, oltre a devastare le coltivazioni agricole, provocano numerosi incidenti stradali, come Coldiretti ha denunciato con forza nella recente manifestazione che si è svolta a Torino lo scorso 11 dicembre”.
Qui potete riascoltare le parole di Fabrizio Galliati, che ha fatto chiarezza sull’argomento con un intervento in diretta questa mattina: