Zecche: quali sono i rischi per la nostra salute?
Come possiamo prevenirli?
Ce ne parla il Guardiaparco del Parco Alpi Cozie Luca Giunti
Nel corso degli ultimi anni la diffusione delle zecche nel territorio alpino è in costante aumento.
In Italia, dalle regioni orientali di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige, il problema si sta gradualmente spostando verso ovest.
Anche in Valle di Susa, l’ampia concentrazione di animali selvatici e domestici ha favorito la loro espansione, i cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature, con inverni sempre meno rigidi, ne garantisce un alto tasso di sopravvivenza.
Negli ultimi anni sono stati sempre più frequenti i casi di puntura da zecche per chi frequenta prati e boschi e a questo si aggiunge il rischio di trasmissione degli agenti infettivi attraverso l’immissione di saliva e il rigurgito durante il pasto.
È indispensabile quindi conoscerle per proteggersi!
Sul nostro territorio sono presenti diverse specie di zecche. La specie più è diffusa è Ixodes ricinus (la zecca dei boschi), seguita da Riphicephalus sanguineus (zecca del cane). Entrambe le zecche possono trasmettere malattie all’uomo.
Cosa fare per prevenire il morso di una zecca?
– Abbigliamento adeguato come pantaloni lunghi, scarpe chiuse, calze lunghe sopra i risvolti dei pantaloni. Preferibilmente di colore chiaro in modo da poter facilmente riconoscere le zecche;
– Usare repellenti specifici per zecche sia sulla cute sia sugli abiti;
– Trattare con antiparassitari i nostri animali da compagnia;
Come comportarci nel caso trovassimo una zecca attaccata al corpo? NIENTE PANICO!
–Rimuoverla al più presto afferrandola con una pinzetta il più possibile vicino alla cute; tirare leggermente imprimendo un movimento rotatorio senza utilizzare sostanze oleose o alcoliche;
– Detergere l’area con disinfettanti non colorati
– Controllare l’area per 30-40 giorni. In caso di comparsa di lesioni cutanee o altri sintomi rivolgersi al medico curante segnalando il morso di zecca.
Per ulteriori informazioni potete consultare il sito del Parco Alpi Cozie: https://www.parchialpicozie.it/news/detail/12-04-2017-zecche-2017-/
Inoltre potete riascoltare le parole del Guardiaparco Luca Giunti: